L’importanza dei salumi nella dieta degli sportivi

La dieta degli sportivi, il ruolo dei salumi

Che si tratti di un professionista o di un amatore, chi pratica attività sportiva deve integrare nella propria dieta i nutrienti essenziali per trovare le energie necessarie per affrontare gli sforzi a cui è sottoposto.

I salumi sono alimenti ricchi di proteine, vitamine del gruppo B, ferro e zinco che, se inseriti in una dieta variegata e consumati nelle giuste porzioni, possono essere validi alleati degli sportivi.

Ottenere il giusto equilibrio nutrizionale, energetico e idrico può svolgere un ruolo fondamentale nelle prestazioni atletiche.

Le proteine

Le proteine animali – a differenza delle vegetali – presentano tutti gli aminoacidi essenziali di cui il nostro organismo ha bisogno e che non è in grado di autoprodurre.

I salumi risultano particolarmente adatti ad essere consumati dopo l’attività sportiva, perché le proteine in essi contenute, se associate ai carboidrati, giocano un ruolo fondamentale nella ricostruzione dei muscoli, stressati dall’allenamento.

Questa è un’indicazione valida per tutti, ma soprattutto per chi pratica regolarmente un’attività sportiva, che deve assumere i nutrienti necessari a sostenere lo sforzo e, successivamente, a reintegrare le perdite, in particolare a livello muscolare.

I sali minerali 

L’intensa attività fisica comporta sudorazione e perdita di minerali, soprattutto cloruro di sodio, che deve essere assolutamente reintegrato. Paradossalmente, la presenza importante di sale nei salumi, fondamentale per la conservazione ma da sempre percepita come un problema, risulta un valore aggiunto nella dieta degli atleti.

Alcuni salumi come la bresaola sono inoltre particolarmente ricchi di ferro, utile a molte funzioni del corpo e ossigeno ai muscoli attivi.

Integratori naturali

Come abbiamo già detto i salumi sono ricchi di vitamine del gruppo B, quasi tutte intervengono nei processi metabolici, trasformando in energia il cibo che mangiamo. Coadiuvano anche nella sintesi dei globuli rossi, cosa importante per lo sportivo, che ha maggiore necessità di ossigenare i muscoli.

Altro elemento che si trova nei salumi è lo zinco, che svolge un ruolo molto importante nei processi enzimatici coinvolti nel metabolismo di carboidrati e proteine, ma anche per il funzionamento degli ormoni, compresi quelli della tiroide e della crescita.

Questo micronutriente è particolarmente utile a chi fa sport anche perché migliora le prestazioni grazie alla sua capacità di riparare e rigenerare i tessuti a livello cellulare e stimola il recupero muscolare. Non solo: lo zinco potenzia il sistema immunitario. E questo lo rende ideale in particolare per runner, maratoneti o ciclisti che si allenano all’aperto con le rigide temperature invernali.

Quali i migliori salumi per la dieta degli sportivi?

Non ci sono salumi vietati ed altri da preferire: come per tutti gli alimenti l’equilibrio sta nella giusta quantità. Di conseguenza, qualsiasi salume può essere integrato nella nostra alimentazione, purché se ne rispetti il dosaggio minimo.

Salumi “magri” come la bresaola, l’arrosto di tacchino, il prosciutto crudo, sono alimenti che possono essere consumati più volte da chi pratica attività fisica in maniera costante, ma anche la mortadella o la coppa stagionata, se in quantità moderate, possono rientrare tranquillamente all’interno del regime alimentare degli atleti.

I salumi possono essere mangiati sia prima e sia dopo l’allenamento, ma il momento migliore sarebbe ad attività fisica conclusa, nel momento in cui il nostro corpo ha fame di proteine e di amminoacidi.

Dai un’occhiata alla nostra selezione di Salumi Biologici per gli sportivi

Condividi

Ti potrebbe interessare anche...

Rigenerazione dei Pascoli

La rinascita dei pascoli: come l’allevamento biologico sta rigenerando il territorio

Nel cuore della tradizione norcina italiana, il Salumificio Pedrazzoli si distingue non solo per la qualità dei suoi prodotti, ma anche per il suo impegno nella sostenibilità e nella tutela del territorio.
Un esempio tangibile di questo impegno è l’allevamento biologico, una pratica che sta contribuendo alla rigenerazione del territorio e, più in generale, alla salute degli ecosistemi locali, innescando un ciclo virtuoso che non solo promuove la sostenibilità, ma anche la biodiversità e la salute del suolo.
Questo fenomeno viene spesso descritto come una “rinascita dei pascoli” ed è il risultato di pratiche agricole che rispettano i ritmi naturali e l’ecosistema locale.

Scopri di più