Il maiale bio d’inverno: benessere animale e qualità

MAIALE BIO IN INVERNO CHE PASCOLA NELLA NEVE

Il maiale bio d’inverno: benessere animale e qualità

Gli allevamenti biologici si basano su pratiche che rispettano il benessere animale e la naturalità dell’allevamento e questo si traduce concretamente nel fornire agli animali spazi adeguati sia al chiuso che all’aperto, rispettando le loro abitudini naturali.

A differenza degli allevamenti intensivi, i suini biologici hanno più spazio per muoversi e devono avere accesso all’esterno, anche nei mesi freddi, con giacigli adeguati per affrontare il clima.

Durante l’inverno, l’attenzione ai bisogni fisiologici e comportamentali dei suini diventa quindi ancora più fondamentale.

Allevamento bio versus allevamento intensivo, differenze

L’allevamento biologico è un tipo di allevamento che promuove libertà e ampi spazi per gli animali, così come la possibilità di pascolare.

Non si può fare uso di gabbie e il numero di capi di bestiame deve essere rigorosamente proporzionale alla grandezza e capacità dell’azienda agricola.

L’allevamento bio, si differenzia dall’allevamento estensivo per un’altra fondamentale caratteristica: tutti i prodotti usati per nutrire l’animale devono essere biologici.

Il foraggio, i mangimi e il pascolo devono essere coltivati senza l’uso di OGM e di sostanze chimiche di sintesi, e devono sempre rispettare le buone pratiche di rotazione delle colture. 

Anche i medicinali sono somministrati solo dal veterinario e strettamente in caso di bisogno, onde evitare all’animale inutili sofferenze e rischi per la sua vita; inoltre, i medicinali non possono assolutamente essere somministrati in via preventiva, e devono sempre essere di origine naturale o omeopatici.

È bandito l’utilizzo di ormoni e steroidi per la crescita e la riproduzione: l’allevamento bio rispetta i tempi naturali dell’animale.

Vediamo un confronto più dettagliato tra allevamento bio e intensivo:

1. Ambiente e spazi

  • Biologico: i suini sono allevati all’aperto o in stalle con lettiera di paglia, con accesso a pascoli o cortili. Anche in inverno, possono uscire, ma devono avere ripari contro il freddo.
  • Intensivo: gli animali sono confinati in strutture chiuse con sistemi di ventilazione controllata. Non hanno accesso all’esterno e lo spazio è ridotto.

2. Alimentazione

  • Biologico: l’alimentazione è completamente vegetale e basata su foraggi e cereali biologici, senza OGM e con restrizioni sugli integratori.
  • Intensivo: mangimi industriali ad alta resa, spesso con additivi per la crescita e l’efficienza alimentare e scarti dell’industria.

3. Benessere e stress

  • Biologico: il maggiore spazio riduce lo stress, favorisce il comportamento naturale e limita l’insorgenza di malattie.
  • Intensivo: la densità elevata e la mancanza di stimoli possono causare stress, aggressività e la necessità di pratiche invasive come il taglio della coda.

4. Gestione del freddo

  • Biologico: i suini si adattano al freddo grazie alla paglia, a rifugi isolati e a una dieta più ricca di energia.
  • Intensivo: il microclima è mantenuto stabile da impianti di riscaldamento e ventilazione

5. Uso di farmaci

  • Biologico: uso limitato di antibiotici, con preferenza per la prevenzione naturale delle malattie.
  • Intensivo: maggiore impiego di antibiotici per prevenire e trattare infezioni dovute alle condizioni di affollamento.

6. Crescita e resa produttiva

  • Biologico: crescita più lenta, carne di qualità superiore, ma minore resa produttiva
  • Intensivo: crescita rapida, carne più economica e standardizzata.

L’allevamento biologico in inverno è sicuramente più impegnativo in termini di gestione del freddo e costi, ma offre maggiore benessere ai suini, mentre quello intensivo è più efficiente ma meno attento alle esigenze naturali degli animali.

I suini soffrono il freddo?

I suini sono animali abbastanza resistenti, ma possono soffrire il freddo se non vengono protetti adeguatamente.

A differenza di altre specie, i suini hanno uno strato di grasso che aiuta a isolarli, ma non possiedono un pelo spesso come bovini o ovini.

Negli allevamenti biologici, dove i suini hanno accesso agli spazi aperti, vengono adottate misure specifiche per garantire il loro benessere in ogni stagione.

I fattori che influenzano la tolleranza al freddo nei suini

  • Razza e corporatura: alcune razze di suini, come il Cinta Senese, sono più rustiche e adattabili alle basse temperature rispetto ad altre più selezionate per la produzione intensiva.
  • Età e dimensioni: i suinetti appena nati sono particolarmente sensibili al freddo e devono essere tenuti in ambienti caldi per evitare problemi di crescita e salute. Gli adulti, invece, tollerano meglio le basse temperature.
  • Ambiente e riparo: i suini biologici, allevati all’aperto, devono avere rifugi ben isolati, lettiere di paglia abbondanti e protezioni dal vento per evitare il raffreddamento eccessivo.
  • Alimentazione: durante l’inverno necessitano di una maggiore quantità di cibo per produrre calore corporeo. Un’alimentazione ricca di fibre e carboidrati aiuta a mantenere la temperatura corporea

Cosa succede se i maiali prendono troppo freddo?

Se non adeguatamente protetti, i suini possono soffrire di stress termico, con effetti negativi sulla loro salute e crescita:

  • Maggior consumo energetico: l’organismo usa più energia per scaldarsi, rallentando l’aumento di peso
  • Rischio di malattie respiratorie: le basse temperature, specialmente in ambienti umidi, possono favorire bronchiti e polmoniti
  • Disagio e stress: Il freddo prolungato può rendere gli animali più irrequieti e meno produttivi

Come si proteggono i suini in inverno?

  • Rifugi chiusi e riparati dal vento
  • Lettiera abbondante di paglia per mantenere il calore
    Alimentazione più energetica
  • Accesso a zone soleggiate durante il giorno

I suini non amano il freddo intenso, ma con le giuste precauzioni possono affrontarlo senza problemi.

Negli allevamenti biologici del Salumificio Pedrazzoli, dove gli animali vivono all’aperto, viene garantito il loro benessere con strutture adeguate e un’alimentazione bilanciata.

Come vivono i maiali bio d’inverno negli allevamenti Pedrazzoli?

MAIALE BIO2

Per suini del Salumificio Pedrazzoli allevati biologicamente, il benessere è una priorità.

Durante l’inverno i nostri allevatori adottano misure specifiche per garantire agli animali un ambiente confortevole e naturale:

  • Rifugi adeguati: i suini hanno accesso a strutture ben isolate, con lettiere di paglia che assicurano calore e comfort
  • Alimentazione bilanciata: l’alimentazione biologica è totalmente vegetale e ricca di cereali naturali, fieno e legumi, fondamentali per mantenere la salute e la robustezza degli animali
  • Movimento all’aria aperta: anche in inverno, i maiali bio hanno la possibilità di muoversi in spazi aperti, favorendo la crescita muscolare e riducendo lo stress

I vantaggi dell’uso della paglia come lettiera negli allevamenti bio

SUINO BIO NELLA LETTIERA DI PAGLIA

L’uso di un lettiera di paglia negli allevamenti biologici Pedrazzoli è una pratica fondamentale per garantire il benessere dei suini e migliorare la qualità della loro vita.

Ecco i principali vantaggi di questa soluzione naturale: 

1. Comfort e benessere animale

La paglia offre ai suini un ambiente morbido e confortevole, riducendo il rischio di lesioni alle articolazioni e migliorando il loro riposo. A differenza dei pavimenti in cemento o griglie degli allevamenti intensivi,  la paglia è più naturale e favorisce un comportamento più simile a quello dei suini in natura.

2. Regolazione termica naturale

La paglia funge da isolante termico, aiutando i suini a mantenere una temperatura corporea stabile. Questo è particolarmente utile nei mesi invernali, quando il freddo può diventare un problema, soprattutto negli allevamenti all’aperto.

3. Riduzione dello stress e comportamento naturale

La paglia permette ai suini di esprimere il loro comportamento naturale di scavare e esplorare con il muso. Questo riduce lo stress e il rischio di comportamenti aggressivi, favorendo il benessere del gruppo e migliorando la qualità della vita degli animali.

4. Migliore igiene e assorbimento dell’umidità

Un buon strato di paglia assorbe l’umidità e gli escrementi, mantenendo l’ambiente asciutto e riducendo il rischio di malattie respiratorie o infezioni della pelle. Inoltre, riduce la formazione di odori sgradevoli.

5. Sostenibilità e impatto ambientale ridotto

La paglia è un materiale naturale, biodegradabile e rinnovabile. Una volta usata, può essere trasformata in compost o utilizzata come fertilizzante naturale per i campi, chiudendo il ciclo della sostenibilità negli allevamenti biologici.

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